Buon 2011!!!

martedì 4 gennaio 2011

Matteo Miotto...un eroe!!

Dedico uno dei primi post del 2011 a Matteo,quel ragazzo 24enne ucciso da una pallottola mentre difendeva la pace e la libertà...Quel ragazzo a cui è stata rubata una lunga vita da vivere, il suo sorriso...Un saluto particolare ai genitori,alla ragazza, ai parenti e ai suoi amici... Riposa in pace Matteo








Funerale di Matteo Miotto
Si sono conclusi, nella basilica di Santa Maria degli Angeli, a Roma, i funerali del primo caporal maggiore degli alpini Matteo Miotto, ucciso da un cecchino in Afghanistan la mattina dell'ultimo dell'anno.

Il rito e' stato celebrato dall'ordinario militare, mons. Vincenzo Pelvi. La bara, avvolta nel tricolore, ha lasciato la basilica portata a spalla da sei alpini del 7/o reggimento di Belluno, il reparto di Matteo. In precedenza mons. Pelvi aveva benedetto il feretro e salutato i genitori dell'alpino, affranti.

Un applauso ha accolto l'uscita della bara dalla chiesa, in piazza. Al primo caporal maggiore sono stati resi gli onori, ancora una volta. Poi la bara e' stata sistemata nel carro funebre, alla volta del Veneto, la sua regione. Grande commozione da parte dei commilitoni del giovane alpino. Un dolore composto, poi, quello dei genitori di Matteo Miotto che, appena usciti dalla chiesa, sono subito andati via.

Durante la celebrazione, al momento del segno della pace, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi si e' avvicinato ai parenti di Miotto per salutarli e stringere loro la mano. All'uscita, il premier ha parlato a lungo, prima di andare via, con l'arcivescovo militare, monsignor Vincenzo Pelvi.

Poche parole da parte del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ai cronisti ha sottolineato ancora una volta ''la dignita' della famiglia e il grande affetto da parte della citta' di Roma''. ''Andro' a Thiene - ha detto La Russa - ma non in chiesa per rispettare la natura privata della funzione''. Infatti la citta' natale del caporal maggiore salutera' per l'ultima volta il giovane con una celebrazione in forma privata. Presenti anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il presidente del Copasir, Massimo D'Alema. Impossibilitato a partecipare, a causa dell'influenza, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
OMELIA, LETTERA MIOTTO PROFETICO TESTAMENTO - Miotto per il giorno della Festa delle forze armate, il 4 novembre, "aveva scritto una lettera al sindaco di Thiene sulla sua esperienza in Afghanistan. Un messaggio che inaspettatamente è diventato profeticamente testamento, capace di condensare la ricchezza umana che egli lascia a tutti noi". E' uno dei passaggi dell'omelia dell'arcivescovo militare Vincenzo Pelvi durante la celebrazione dei funerali del giovane alpino. Di Matteo, Pelvi ha ricordato "l'amore alla vita, l'amore per ogni vita, quella dilatazione del cuore ordinata e virile, che si riversava su coloro che avvicinava, anche nelle inevitabili angustie e tra gli spettacoli più angosciosi dell'Afghanistan".
Si tratta, ha aggiunto Pelvi, "di una realtà interiore, di una felice dimensione della sua personalità", e dei sentimenti e "della fede schietta dell'alpino, sempre pronto a spezzare il suo corpo come fosse pane e distribuirlo ai piccoli abbandonati". L'ordinario militare ha ricordato l'esperienza di Miotto "alla scuola di don Gnocchi", dove "Matteo aveva imparato che non possiamo dare vita ad altri senza dare la nostra vita". Matteo, ha aggiunto, "ha sempre creduto nella giustizia, nella verità e nella forza interiore della compassione, nella fiducia e nell'amore fino a dare la vita". Da questo giovane, ha concluso Pelvi, arriva un invito "a non cedere allo sconforto e alla rassegnazione". CAMERA ARDENTE IN SERATA A THIENE - E' atteso dopo le 18, in Municipio a Thiene, il feretro di Matteo Miotto, l'alpino morto in Afghanistan, i cui funerali solenni si sono conclusi da poco a Roma. La bara e sara' trasportata in auto e non in aereo, per volonta' dei familiari. ''Il carro funebre sara' scortato durante il viaggio - spiega il sindaco di Thiene Maria Rita Busetti - mentre i nostri carabinieri lo aspetteranno al casello autostradale di Thiene per poi accompagnarlo sino al Municipio''. Qui, sempre secondo il programma perfezionato stamane, la bara sfilera' davanti ad un picchetto d'onore, quindi sara' portata a spalle da otto commilitoni alpini e sara' posta nella sala del consiglio comunale. La camera ardente, da quel momento, sara' aperta al pubblico sino alle 24 e poi dalle 8.30 alle 10 di domani.

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